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Se ne occupa un convegno dell'Ordine Psicologi Fvg

Allarme per boom violenza di genere

Esperti da tutt’Italia a Udine per trovare soluzioni:
quasi 7 milioni di donne tra 16 e 70 anni
ha subito violenza fisica o sessuale

“La violenza di genere nel contesto familiare”: questo il titolo del convegno organizzato dell’Ordine degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia per sabato 24 novembre. Una data non casuale poiché situata tra il 20 novembre (Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia) e il 25 novembre (Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne).

Il convegno, promosso con il contributo di altre professioni, tra cui assistenti sociali, medici, avvocati, magistrati, Forze dell’Ordine, accende i riflettori sul fenomeno della violenza di genere, una tematica attualmente in estensione a livello mondiale.

“Sebbene la violenza di genere non si esaurisca nei contesti familiari e non sia, quindi, limitabile alla sola categoria di “violenza domestica”, i dati disponibili segnalano i numeri significativi della violenza intrafamiliare e la sua evidente drammaticità, sia per la condizione di estrema vulnerabilità delle vittime, spesso ignare dei propri diritti, sia per il permanere di pregiudizi e luoghi comuni ampiamente diffusi che contribuiscono a rendere il fenomeno in buona parte ancora sommerso”, afferma Roberto Calvani, presidente degli Psicologi Fvg.

“I reati di violenza contro le donne non calano e il fenomeno è trasversale a prescindere dalla posizione sociale e nella maggior parte dei casi avviene tra le mura domestiche - aggiunge Calvani -. I dati relativi alla violenza sono sottostimati perché molto spesso la donna rinuncia a presentare denuncia anche dopo anni di sofferenza per paura magari di perdere i figli o per difficoltà economiche o per timore della solitudine”.

Secondo i dati Istat 2014, in Italia 6 milioni 788 mila donne fra i 16 e i 70 anni ha subito violenza fisica o sessuale; 2 milioni 800 mila donne fra i 16 e i 70 anni ha subito violenza da partner attuali o ex, mentre il 10,6% delle donne dichiara di aver subìto una qualche forma di violenza sessuale prima dei 16 anni. In quasi l’80% dei casi si tratta di persone conosciute.

La famiglia può diventare un luogo dove, paradossalmente, l’amore e la violenza possono intrecciarsi, con conseguenze disastrose per tutti i protagonisti. Capire la differenza tra un conflitto familiare ed episodi di violenza consumati tra le mura di casa è molto importante per salvare molte esistenze umane.

La donna che subisce una violenza necessita di interventi specialistici complessi e multidimensionali che vedono coinvolte diverse figure. Lo psicologo, in queste situazioni, ha un ruolo centrale in quanto accoglie e accompagna la donna lungo tutto il suo percorso di uscita dalla violenza, dai meccanismi di controllo e manipolazione, nonché dal trauma.

Nell'intervento finalizzato all'autoprotezione e al benessere della donna maltrattata, lo psicologo deve avere delle competenze specifiche per riconoscere la violenza e i danni che essa provoca, non solo a se stessa, ma a tutto il contesto che la circonda e in particolare ai figli.

“Obiettivo di questo convegno - conclude Calvani - è quello di approfondire gli aspetti socio-culturali, giuridici e soprattutto psicologici della violenza domestica, dando maggiore luce agli aspetti procedurali e agli interventi di sostegno di tutti gli attori presenti”.

Tra i relatori di prestigio spicca Gloria Soavi, presidente nazionale del Coordinamento Italiano Servizi contro Maltrattamento e Abuso all'Infanzia.

L’evento si svolgerà nella sala Paolino d’Aquileia, di via Treppo, con registrazione dei partecipanti dalle 8.