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Car* Collega,

nell'approssimarci a queste singolari festività pasquali, condizionate dalla situazione emergenziale che tutto il paese sta vivendo a causa della pandemia in corso, abbiamo pensato di offrirti alcune considerazioni e qualche spunto di riflessione riguardanti la nostra comune professione.

La prima riflessione riguarda il tema della solidarietà e del lavoro gratuito. In occasione della emergenza COVID-19 si sono moltiplicate le iniziative spontanee a favore della popolazione. Tutto ciò, pur significando un lodevole spirito di solidarietà ed una forte consapevolezza del valore di "aiuto" che la professione di psicologo rappresenta, rischia di produrre degli effetti negativi. In tal senso abbiamo pubblicato sul sito dell'Ordine alcune considerazioni che possono aiutare a far chiarezza sui limiti e le contraddizioni di un generalizzato ricorso ad interventi “compassionevoli".

La seconda considerazione riguarda la lettera, inviata al ministro dell'Istruzione Azzolina a firma del Presidente del CNOP Lazzari, inerente la notizia dell'attivazione di un corso di formazione per la gestione dell'ansia e dello stress rivolto e riservato ai docenti. Nella lettera viene lanciato un segnale di pericolo rispetto ai problemi che richiedono valutazioni ed interventi di tipo sanitario ed un monito rispetto al potenziale danno per la salute degli allievi che tale iniziativa può comportare. La tutela della professione rimane quindi altissima, anche ed ancor di più in questo periodo di emergenza sanitaria.

L'ultimo spunto di riflessione viene offerto dalla lettera aperta inviata dal CNOP al Governo in occasione della Giornata Mondiale della Salute. Nella lettera viene evidenziato con forza come nel tema salute e nel tema cure rientri, con tutta evidenza, la dimensione psicologica come aspetto essenziale. Tuttavia, nel grande sforzo che il Governo sta facendo per l’emergenza in corso, c'è una falla: quella dell’assistenza psicologica. La lettera si conclude con l'auspicio che si voglia porre rapidamente rimedio a questo vuoto. Perché non c’è salute senza salute psicologica e questo deve essere ribadito in ogni sede possibile.

Vogliamo concludere questa newsletter con un augurio: che questi giorni di festa possano portare a tutti noi un domani migliore.

Buona Pasqua a te ad ai tuoi cari!

Roberto Calvani, Giandomenico Bagatin, Debora Furlan, Ivan Iacob

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